Il
segreto della longevità
è in un pasto al giorno.
Si mangia una volta
sola, e preferibilmente
a cena. Niente
colazione, nessuno
spuntino. Per vivere a
lungo dobbiamo abituarci
ad avere la pancia che
brontola.
Studi recenti hanno
dimostrato che la fame
ha un impatto
fondamentale sul
benessere fisico. Il
brontolio dello stomaco
è un segnale che, a
livello cellulare,
nell'organismo avvengono
reazioni positive che
fanno addirittura
ringiovanire.
Tutta una serie di
esperimenti poi sugli
animali ha dimostrato
che con una restrizione
calorica del 40 per
cento si ottiene un
aumento della longevità
del 50 per cento. Il
digiuno riduce il grasso
viscerale e attiva le
sirtuine, i geni
della longevità. Si
tratta di proteine che,
negli esperimenti
condotti sugli animali,
producono un aumento
della durata della vita.
Attivate dalla fame,
restano silenti e
praticamente
inutilizzate fino al
momento in cui lo
stomaco comincia a
brontolare. È in questo
momento che le preziose
sirtuine cominciano
il loro lavoro, passando
in rassegna tutte le
cellule per riparare
quelle danneggiate. La
buona notizia è che
bastano 52 giorni, il
tempo necessario per
rinnovare le cellule
dell'organismo. Ma
bisogna tener conto
anche di un'altra cosa.
La dieta di un solo
pasto al giorno che vi
piaccia o no, vi farà
sentire affamati. Per
reazione, il vostro
girovita si ridurrà
gradualmente. Durante
quel processo, le
cellule adipose
secerneranno un ormone
miracoloso: l'
adiponectina che
previene
l'arteriosclerosi e
pulisce il sangue.
Usare piatti più piccoli
del 20 per cento
rispetto a quelli
normali aiuta a smettere
di mangiare quando si ha
lo stomaco pieno per
otto decimi. Si possono
per esempio utilizzare i
piatti dei bambini: le
porzioni saranno
automaticamente limitate
rispetto alle classiche
fondine.
Secondo questa filosofia
alimentare e a
differenza di quanto
invece sostengono
normalmente tutti i
nutrizionisti la prima
colazione non è
necessaria. L'unica
concessione riguarda i
liquidi. Ma attenzione,
niente caffè, solo un
succo di frutta. No a
alimenti ricchi di
zuccheri perché questi
anche se assunti in
quantità minime
stimolano l'ormone
dell'insulina e fanno
aumentare i depositi di
grasso viscerale. Come
se non bastasse, si
digeriscono così in
fretta che dopo si ha
ancora più fame.
Per
chi non riesce a saltare
il pranzo, il consiglio
resta quello di mangiare
poco. Meglio optare per
alimenti a basso indice
glicemico per evitare il
picco insulinico che si
verifica subito dopo
aver mangiato. I
carboidrati integrali
riso, pasta, pane sono
meglio di quelli
bianchi, ma le proteine
sono preferibili agli
zuccheri e ai farinacei.
L'ideale? Un frutto di
stagione, consumato
possibilmente con la
buccia. Consumare la
buccia contribuisce a
riparare le lesioni
della membrana
dell'apparato digerente
e dell'epidermide,
previene
l'invecchiamento e rende
più tolleranti al
freddo.
L'unico pasto andrebbe
consumato a cena. Molti
hanno paura di mangiare
troppo poco e che
consumare un solo pasto
al giorno possa causare
malnutrizione. La
malnutrizione però non
dipende dalla quantità,
ma dalla qualità del
cibo. Se durante la
giornata sentite
borbottare lo stomaco è
un buon segno:
l'appetito e il
borbottio dello stomaco
indicano un aumento
della secrezione
dell'ormone della
crescita.
Consumare il tè verde a
stomaco vuoto fa male.
Gli effetti collaterali
dell'assunzione di caffè
nero forte a stomaco
vuoto comprendono
vertigini, produzione
eccessiva di saliva e
diarrea. E sono il
risultato della
stimolazione del sistema
nervoso parasimpatico.
Tre
parametri da tenere
sotto controllo:
colesterolo, glicemia e
pressione sanguigna. Per
scongiurare la sindrome
metabolica ci sono
quattro regole da
seguire: non mangiare
troppo, non abusare di
grassi, non abusare di
zuccheri, non abusare
del sale.
Le
torte e i dolciumi in
generale innalzano il
tasso glicemico,
inducendo una sensazione
di calore ma anche
sonnolenza. Però non
solo lo zucchero fa
invecchiare l'organismo
ma accorcia anche
l'aspettativa di vita. I
pericoli del fumo di
sigaretta sono ormai
noti, ma ben pochi sanno
che lo zucchero provoca
molti più danni alla
salute della sigaretta.
La tossicità dello
zucchero non solo
contribuisce ad
aumentare il rischio di
arteriosclerosi, ictus e
patologie cardiache, ma
accresce anche il grasso
viscerale, facendone lo
spauracchio di chi è a
dieta.
Le
ossa non si rinforzano
assumendo dosi di calcio
elevate. Se volete
irrobustire le ossa,
dovete camminare il
doppio di quanto
camminate in media. La
gravità applica un peso
allo scheletro e questo
induce un aumento del
calcio nelle ossa. In
periodi di carestia
estrema, o quando si
bevono grosse quantità
di acqua perché fa
caldo, il calcio viene
eliminato dalle urine
insieme al sodio, e
questo è causa di
carenza di calcio, ma si
tratta di casi
rarissimi. Da ricordare:
la robustezza delle ossa
è determinata
dall'attività fisica
compiuta durante
l'infanzia e
l'adolescenza.
Per
conservarsi sani e di
bell'aspetto il primo
segreto è coricarsi e
alzarsi di buon'ora. Il
momento migliore per
dormire bene e tutta la
notte è coricarsi subito
dopo cena. Dormire dopo
aver mangiato fa parte
di un ritmo sano e
naturale. Molti temono
il contrario. Invece
niente paura, l'ormone
della crescita ha il
compito di bruciare il
grasso viscerale viene
prodotto proprio durante
le ore d'oro, mentre si
dorme profondamente,
ovvero tra le 22 e le 2
del mattino.